IL SOTTILE FILO DELL’AMICIZIA

PRESENTAZIONE
Cosa vuol dire lontano?
Lontano è un luogo esotico dall’altra parte del mondo, lontano è anche un uomo diverso da noi.
Eppure, se solo ci fermassimo a pensare un attimo, ci renderemo conto in un istante che per la storia del genere umano, ogni uomo è collegato all’altro in un legame forte e inamovibile come il tempo.
La distanza non è questione di chilometri ma di pensiero, di indifferenza e di interesse.
Ciò che accade nel lontano Afghanistan è una questione di ‘’esseri umani’’, prima che di politica, di ideologie, di strategie militari.

Cosa vuol dire affrontare direttamente la storia?
Il nostro spettacolo si propone di indagare nel racconto di due esseri umani nati e cresciuti in questo posto “lontano”.
L’Afghanistan è stato per secoli crocevia di interessi, sede di traffici, capitale di imperi. Un luogo di incontri e scontri di culture e popoli. Nascere in Afghanistan nella seconda metà del XX secolo vuol dire quindi nascere in un paese perennemente in guerra.
Partire da due storie semplici, come quelle di due ragazzi, vuol dire arrivare al cuore del problema, capire, con gli strumenti dei sentimenti e delle emozioni, le conseguenze della nostra attualità, di quello che vediamo, con distacco o partecipazione, dalle prime pagine dei giornali.

LO SPETTACOLO
Quattro attori che interpretano non solo uomini e donne ma anche emozioni, eventi, fantasmi del passato usando il corpo e la voce come un proiettore si sensazioni diverse.
La narrazione parte dai due protagonisti, amici nel senso più intimo e profondo, e attraversa il tempo e lo spazio seguendo i loro problemi e le loro aspettative.
Lo sfondo è un Afghanistan in preda agli sconvolgimenti degli ultimi anni del secolo.
Riusciranno due ragazzi semplici a superare il proprio tempo per realizzare i propri sogni e inseguire l’amicizia che li ha spinti a cambiare?

LA REGIA

Ciro Pellegrino: Ha studiato espressione, scomposizione e danza corporea con il M° Gilles Coullet seguendo poi corsi di recitazione, mimo e dizione; ha partecipato a diversi laboratori teatrali e tra i quali quelli condotti da Ugo Ghiti, Arca Azzurra, Laura Curino, Mimmo Cuticchio, Franco Scaldati, Massimo Lanzetta, Claudio Di Palma, teatro Kismet. Ha inoltre coltivato la musica attraverso lo studio del sassofono, con il M° Marco Zurzolo, e della vocalità in coro polifonico.

Come docente dal 1997 ad oggi:

E’ stato Direttore Artistico e docente presso l’Accademia del Teatro Le Maschere di Arzano per l’anno accademico 2011/2012. Ha tenuto diversi laboratori tra cui per il Comune Campano, il Teatro Pubblico Campano, presso l’UOSM di Caserta e di Ercolano dipartimento disabili mentali e presso l’Istituto Penale Minorenni di Nisida. Ha condotto diversi laboratori tra cui “Il Corpo e l’Immagine” (VISIONI OBLIQUE) nell’ambito del Festival “BENEVENTO CITTA’ SPETTACOLO”.

Come attore, mimo e corista:

Ha preso parte a numerosi spettacoli teatrali, tra i quali: “La vedova Allegra” diretta dal Maestro Lorenzo Castriota Skanderberg; “Francesco Caracciolo” e “Viaggio in Italia di Goethe” regia di Fortunato Calvino; “Racconti Infiniti” regia di Ruggero Cappuccio per il Festival “Benevento città spettacolo”, “Il manoscritto di Jakob Kreuzberg” di Elva Maria Cantor. Regia Sebastiano Deva;” KAPPA” (da “il Processo di Kafka) al Teatro Antonianum di Padova; “ARENA OLIMPIA” di e regia di ENZO MOSCATO; “In Laude della Discordia” da “La Locanda “di Goldoni; “Pièce Noire” di e regia di ENZO MOSCATO; “Feisbuc” -Produzione Teatro Diana; “Le statue movibili” di Petito regia Lello Serao; “La terza comunione” di e regia Mario Gelardi. 

Come Regista, ha al suo attivo diversi spettacoli quali:

“Gli uomini veri non piangono mai” (teatro-cronaca sulla strage di Capaci e sulla vita di Giovanni Falcone); “Via D’Amelio,19” Teatro-cronaca sulla vita di Paolo Borsellino; “Viv le Ruà” di e regia di Ciro Pellegrino; “Il mio nome è Gennaro Esposito” con Loredana Simioli. Regia Ciro Pellegrino; “Macbeth ghosts 3000 – the game – “PRIMA NAZINALE a Benevento nell’ambito di “BENEVENTO CITTA’ ​SPETTACOLO” direzione artistica Ruggero Cappuccio. Messa in scena CIRO PELLEGRINO, “La mia stagione all’inferno” da “La Casa dell’incesto” di Anais Nin, al Festival “Benevento Città Spettacolo 2008” Dir. Art. Enzo Moscato. In scena Lalla Esposito. Regia Ciro Pellegrino; la Cantatrice è calva al Piccolo BELLINI di Napoli; “Una vita violenta nella città di Dio” omaggio a P. P. Pasolini; “redFRIDA” omaggio a FRIDA KAHLO;

L’AUTORE

Daniele Acerra laureato alla Federico II di Napoli in Giurisprudenza e poi diplomato al Master in Sceneggiatura “Carlo Mazzacurati” dell’Università di Padova. Inizia a lavorare come attore, drammaturgo e regista collaborando a tempo pieno con la società Il Demiurgo e si specializza in spettacoli in luoghi non teatrali. Come autore, ha portato in scena diversi spettacoli a partire dal 2016, partecipando a concorsi nazionali (nel 2020 ha vinto la segnalazione speciale del Concorso Europeo per la Drammaturgia Tragos). Come sceneggiatore si occupa di cinema dal 2018, ha girato due cortometraggi nel 2019 e ha sviluppato alcuni progetti sia di lungometraggi che seriali. Attualmente lavora per le produzioni teatrali campane ed è presidente de ‘’LA FEIR EVENTI’’ una casa di produzione teatrale.

LA PRODUZIONE

M&N’s L’associazione Culturale M&N’s lavora, sin dalla sua nascita, in collaborazione con esperti del settore teatrale sposando a pieno l’obiettivo del Teatro come uno strumento in grado di coinvolgere la persona nelle sue più svariate facoltà e promuovere il territorio in cui prende vita. 

L’associazione, se pur giovane, ha già all’attivo numerosi spettacoli e laboratori per i ragazzi del nostro territorio. Grazie alla sua dinamicità abbraccia anche l’ambito teatrale nella sua valenza educativa, utilizzandolo come strumento per potenziare le capacità di chi prende parte a questo spazio altro in cui ci si conosce per conoscere.