ESTATE

‘’Estate ci parla di un tempo caldo. Di uno spazio vuoto che racconta di silenzi. Di un’afa che confonde e che non lascia margini alle parole giuste. È il tempo della desolazione, della paura, delle scorie, della polvere da nascondere, del mare che brucia negli occhi. È il tempo del non ascolto quello che trova asilo in un rapporto violento. Ma è anche il titolo di una vecchia canzone, di un ritornello che riporta inesorabilmente alla speranza, alla memoria di un passato dolce e alla necessità di un oblio indispensabile. Il testo risuona come una preghiera svuotata, una filastrocca antica. Estate è la stagione che non è più, che ci parla anche del sole che fatica e del mare che accoglie. Lei è una donna.’’

R. INGENITO

la violenza di genere è un problema serio e diffuso in tutto il mondo, compresa l’Italia. Secondo i dati disponibili, le donne in Italia sono ancora vittime di violenze fisiche, sessuali e psicologiche.

Le statistiche indicano che nel corso degli anni sono stati compiuti progressi significativi nella sensibilizzazione e nella prevenzione della violenza sulle donne. Tuttavia, rimangono ancora sfide da affrontare. La violenza domestica, ad esempio, è un problema diffuso, con molte donne che subiscono abusi all’interno delle proprie relazioni intime.

Il governo italiano ha adottato diverse misure per contrastare la violenza di genere, tra cui l’istituzione di centri di accoglienza per le vittime, l’implementazione di linee telefoniche di emergenza e l’introduzione di leggi più severe per punire gli aggressori. Tuttavia, è importante continuare a lavorare per migliorare la prevenzione, l’assistenza alle vittime e l’educazione sulla parità di genere.

È fondamentale che la società nel suo complesso si impegni a combattere la violenza sulle donne, promuovendo una cultura di rispetto e uguaglianza. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di ridurre e, idealmente, eliminare la violenza di genere in Italia e nel mondo.

Uno spettacolo teatrale contro la violenza sulle donne riveste un’importanza cruciale poiché il teatro, come forma d’arte, ha il potere unico di toccare emotivamente gli spettatori. Attraverso la rappresentazione scenica, è possibile creare connessioni empatiche, stimolare la riflessione e sensibilizzare il pubblico su una questione sociale critica come la violenza di genere. Il teatro, con la sua capacità di portare in vita storie e personaggi in modo coinvolgente, può trasmettere in modo potente il messaggio dell’importanza del rispetto, dell’uguaglianza e della prevenzione della violenza contro le donne. Inoltre, uno spettacolo teatrale offre uno spazio sicuro per esplorare tali temi, incoraggiando il dialogo e contribuendo a rompere il silenzio che spesso circonda questo tipo di violenza. La performance teatrale diventa così un veicolo efficace per promuovere la consapevolezza e ispirare azioni positive nella lotta contro la violenza sulle donne.

Estate è un clima afoso, soffocante. È un racconto che appartiene alla società, prima ancora che all’uomo, è il materiale di risulta di culture e mentalità tossiche.

Proprio per questa sedimentazione storica, ho preferito che fosse sospeso in un tempo indefinito: Estate è gli anni ‘60, le torride traversate in auto per raggiungere il mare, la lunga villeggiatura che finisce a settembre; Estate è anche l’età contemporanea coi suoi ritmi inumani, innaturali. Tutto ciò fa da sfondo al rapporto tra un uomo e una donna pervaso da una costante violenza psicologica, un conflitto unilaterale combattuto a bassa intensità, nel ritmo compassato di un caldo paralizzante. Da qui la scelta di puntare forte sulla parola detta, sull’incidente, e solo quello,che innesca la violenza fisica, a scapito dell’utilizzo dello spazio e della scenografia in maniera più canonica. Di questa estate resterà un album delle fotografie coi momenti salienti di questa guerra/vacanza e una sola consapevolezza: l’unica cosa che resiste alla vita e alla morte è l’amore.

A. Balletta

Roberto Ingenito – l’autore

nasce nel giugno del 1976. Si laurea in Scienze dell’Educazione. Consegue un master di Scrittura Creativa, e successivamente un corso di formazione in Tecnologie dell’apprendimento: “Il teatro come strumento pedagogico”.

Inizia il suo percorso d’attore presso il Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano. In ambito universitario segue il lavoro di Ewa Benesz, attrice e regista polacca, con la quale si concentra su “L’atto del creare”. Continua il suo personale percorso di formazione attoriale con Pierpaolo Sepe di cui segue un laboratorio sul Riccardo III di William Shakespeare; da Carlo Cerciello (teatro Elicantropo) frequenta il corso di regia teatrale; è allievo presso il Centro Internazionale di ricerca sull’attore (ICRA PROJECT) diretto da Michele Monetta con cui studia mimo e commedia dell’arte.

Fonda nel 2015 con Fabio Pisano e Francesca Borriero la compagnia Liberaimago .

Lavora con e per Nuccia Fumo, Gigi De Luca, Gigi Savoia, Luigi De Filippo, Mario Santella, Ugo Gregoretti, Velia Magno, Arturo Cirillo, Umberto Bellissimo, Lello Serao, Ernesto Mahieux. Cura la regìa e la scrittura di alcuni spettacoli. Per la TV lavora per alcune serie RAI. Recita in diversi corti cinematografici. Gestisce laboratori pratici di teatro e scrittura creativa.

Alessandro Balletta – la regia

Attore diplomato presso la Scuola del Teatro Stabile di Napoli, diretta da Luca de Filippo prima e Mariano Rigillo poi. Ha lavorato con alcune delle più importanti figure (Eros Pagni, Angela Pagano, Luca De Fusco, Lorenzo Salveti, Carlo Sciaccaluga) e produzioni italiane (Teatro Stabile di Napoli, Teatro di Genova, Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, La Pirandelliana, Teatro Sannazzaro) nell’ambito di stagioni e festival, come quello delle Ville Vesuviane, Estate Teatrale Veronese, Pompeii Theatrum Mundi e Napoli Teatro Festival. Ha inoltre preso parte a produzioni internazionali come Le Troiane (Regia di Valery Fokin, direttore del Teatro Alexandrinsky di San Pietroburgo). Prende parte alla quarta stagione de “L’Amica Geniale”, è al cinema con Sergio Assisi e Tosca D’Aquino. Vincitore del Premio Angrisano 2022 al miglior attore.

ANTONELLA PRISCO

È stato forse l’incontro con Alberto Sordi a farle capire che la strada che stava percorrendo era quella giusta per lei, parole che l’hanno preparata alle difficoltà che avrebbe affrontato ma che sono riuscite anche a motivarla; di lì a breve infatti l’incontro con Mario Verdone che la premia come miglior attrice nella sezione “Corti di teatro” e le consegna il Premio Franco Angrisano nel 2003; quindi gli esordi al Teatro Stabile Mercadante di Napoli dove, prima viene diretta da Renato Carpentieri, poi nello stesso teatro, conosce Luca De Filippo con il quale si è specializzata e diplomata. Mentre a teatro sperimenta generi e linguaggi con registi molto diversi tra loro quali, Paolo Ferrari, Gianfranco Gallo, Lucio Allocca e Gigi Savoia, si aprono per lei le porte del mondo della televisione quando viene selezionata da Pippo Baudo come: Nuovo Talento Rai 2008. A seguire ruoli in fiction televisive come “Orgoglio”, “Un posto al sole” ed esperienze come conduttrice radiofonica. Dal 16 gennaio 2022 per 3 prime serate su Rai 1 è Nunzia nella fiction “La Sposa”, opera televisiva diretta da Giacomo Campiotti con Serena Rossi.