Cappuccetto Rosso

LA STORIA

La nota favola dei fratelli Grimm ha ispirato questa rilettura brillante e al passo coi tempi. La protagonista si trova ad affrontare un viaggio ma, questa volta, in treno per raggiungere la nonna. Tuttavia, non seguendo i consigli della mamma, perde il treno ed inizia a peregrinare tra i vagoni. Proprio qui incontrerà il lupo un personaggio buffo incapace di fare del male e, peggio ancora, di concepirlo. Fraternizzerà fin da subito col cacciatore per farsi aiutare ad inserirsi nella favola, incapace com’è di trovarsi un posto da cattivo nel mondo. Il cacciatore cercherà di aiutarlo spiegandogli il suo piano, ovvero di mangiare la nonna prima e Cappuccetto poi, per diventare finalmente cattivo, ma il lupo farà di tutto per evitare che ciò si realizzi, trovando mille espedienti comici e mille sotterfugi. La nonna è un personaggio estremamente giovanile, che pratica sport e che incute timore nel lupo, il quale, nonostante ciò, riuscirà a farsi consegnare la camicia da notte e farà sì che la nonna si allontani dalla casa, grazie a una trovata fantasiosa. Cappuccetto, giunta dalla nonna, trova ad aspettarla il lupo che, commosso dal regalo e dalla letterina, confesserà tra lacrime il tutto e gli dirà che fin da cucciolo era incline al bene, di aver raccontato un sacco di bugie sul suo conto per alimentare i falsi stereotipi su di esso. La nostra protagonista perdonerà il lupo.

La favola, oltre a portare la morale canonica del “seguire i consigli dei grandi”, abbatte ogni barriera sociale e trasforma, grazie alla volontà dei protagonisti, i cattivi in buoni, dimostrando che è possibile cambiare il destino di ognuno di noi anche se sembra inesorabilmente segnato.

ANALISI GENERALE

Questa sceneggiatura teatrale presenta una rielaborazione divertente e creativa della classica fiaba di Cappuccetto Rosso, arricchita da elementi comici, dialoghi vivaci e una trama intricata:

·Creatività e Originalità: La sceneggiatura offre una nuova interpretazione della fiaba classica, introducendo personaggi rielaborati, situazioni divertenti e dialoghi modernizzati. Questo porta una ventata di freschezza alla storia ben nota di Cappuccetto Rosso.

·Umorismo: Il testo è ricco di umorismo, che deriva principalmente dai dialoghi tra i personaggi e dalle situazioni comiche in cui si trovano. I giochi di parole, le battute e le esagerazioni contribuiscono a rendere la storia divertente e coinvolgente per il pubblico.

·Personaggi Caratteristici: Ogni personaggio è ben caratterizzato e contribuisce in modo unico alla trama. Cappuccetto Rosso è rappresentata come una ragazza moderna e arguta, mentre il Lupo è un antieroe imbranato che cerca di essere cattivo ma fallisce miseramente. Anche il Cacciatore e la Nonna hanno tratti distintivi che li rendono memorabili.

·Struttura della Trama: La trama è ben strutturata e presenta una serie di eventi che si susseguono in modo fluido. Ci sono diversi momenti di climax e risoluzione che mantengono l’interesse dello spettatore lungo tutta la narrazione.

·Messaggio Morale: Nonostante il tono comico e leggero, la sceneggiatura trasmette un messaggio morale positivo, incoraggiando i valori come la gentilezza, la compassione e l’importanza di seguire i consigli dei genitori.

·Coinvolgimento del Pubblico: La natura interattiva della sceneggiatura coinvolge il pubblico, invitandolo a partecipare attraverso risate, empatia e riflessione sui temi trattati.

In conclusione, questa sceneggiatura teatrale rappresenta un’interpretazione vivace e coinvolgente della fiaba di Cappuccetto Rosso, che mescola abilmente umorismo, creatività e un messaggio morale significativo. È adatta a un pubblico di tutte le età e offre un’esperienza teatrale divertente e memorabile.

MICHELA ACERRA – PEDAGOGISTA TEATRALE

Laureata in Scienze dell’Educazione e della Formazione all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e specializzata in Consulenza Pedagogica. Durante la sua formazione si è specializzata in educazione alla teatralità partecipando a diversi laboratori teatrali tra cui “Giocando si impara: Tecniche e strumenti di animazione teatrale” con Nadia Carlomagno e “Il teatro come strumento educativo” di Alessandro Pecini. Diplomata III livello in Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d presso l’Accademia Internazionale di Biomeccanica teatrale di Perugia. Diploma “Formatore teatrale per bambini e ragazzi” presso l’Associazione Europea Formatori Teatrali. Tiene laboratori in strutture sia pubbliche che private.

FRANCESCO DE CENZO – REGIA

direttore artistico di due teatri a Napoli, il Teatro Bellavista di Ponticelli e il Teatro Centro Ester di Barra. La sua formazione artistica è stata svolta presso l’Accademia delle Arti Teatrali del Teatro Totò. Durante il suo percorso formativo, Francesco ha lavorato con Gaetano Liguori, Marco Lanzuise, e Rosario Verde. Francesco De Cenzo continua a lavorare instancabilmente per promuovere il teatro come forma d’arte e contribuire alla crescita culturale della sua comunità.

ANTONIA TUDISCO – REGIA

Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza, presso la Federico II di Napoli, ha proseguito gli studi nell’ambito della formazione e dell’insegnamento, specializzandosi come docente di sostegno e conseguendo un master sui BES (Bisogni Educativi Speciali). Ha partecipato, da autrice ed attrice, a diverse commedie dirette da Maria Autiero, con la Compagnia Teatro Bellavista – (rectius associazione Teatro Bellavista APS) – e portate in scena in diversi teatri campani e non. Coniugando il lavoro di docente alla passione teatrale, le è stato possibile iniziare le attività presso il Teatro Bellavista di Napoli, dove svolge: Laboratori per bambini ed adolescenti – Laboratori di scrittura creativa e storia del teatro per adulti.

NICOLA LE DONNE – AUTORE

diplomato dell’Accademia delle Arti Teatrali del Teatro Totò di Napoli, selezionato attraverso bando pubblico europeo alla S.C.E.P., diplomato presso l’Accademia di Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d di Perugia e Arteterapia al Centro IGEA, diploma formatore teatrale per bambini e ragazzi presso l’Associazione Europea Formatori Teatrali. Direttore artistico del Teatro Comunale di Palma Campania, del Teatro Biancardi di Avella e del festival I Racconti di Dioniso. Ha preso parte a numerosi festival prestigiosi, tra gli altri il Teatro Campania Festival, il Festival dei Barbuti, Ridere al Maschio Angioino. Ha ricevuto l’encomio dall’Aeronautica Militare per lo spettacolo “Ugo Niutta” e un attestato di collaborazione e competenze da parte dell’Università Parthenope di Napoli per i suoi laboratori effettuati al “Master di Pedagogia Speciale” retto dalla Prof.ssa Maria Luisa Iavarone.